La Sicilia è famosa in Italia e nel mondo per la sua cucina tanto buona quanto… oleosa. Sì, perchè il fritto è caratteristica (non essenziale, ma di una certa importanza) delle nostre ricette. Oggi vi proponiamo un classico: le panelle.
La storia delle panelle è davvero antica. Ciò è sicuramente dovuto all’estrema facilità di preparazione di questa ricetta e di reperimento degli ingredienti necessari per realizzarla: bastano acqua, sale, prezzemolo, farina di ceci un pizzico di pazienza e una buona dose di resistenza. Già in epoca romana imperiale i ceci erano largamente usati in cucina, specialmente sotto forma di ‘polenta’, ossia farina di ceci impastata con acqua e cotta; così com’era consumata dai greci, in tutta l’area della cosiddetta “Mezzaluna fertile” e soprattutto nel subcontinente indiano. Forse le prime panelle erano cotte sulla pietra dentro i forni verticali, quelli usati per cuocere il pane di forma piatta. Forse in epoca tardo-medievale si cominciano a friggere le panelle, probabilmente durante il dominio francese della dinastia Angioina della Sicilia, dato che costoro ne erano particolarmente ghiotti (vedi al riguardo gli aneddoti relativi alle vicende dei Vespri siciliani).